Statua di Minerva

La scultura, di colossali dimensioni (oltre tre metri di altezza), era in precedenza collocata sotto la scalinata del Palazzo Senatorio, sulla piazza, e nel portico del Palazzo dei conservatori.
La dea è rappresentata stante, con la gravitazione sulla gamba destra e la sinistra in appoggio. Veste un ampio chitone, con pieghe rese a scalpello, fermato in vita da un cinturone sul quale sono visibili i chiodini di attacco del metello. Alcuni perni per il fissaggio di parti di diverso materiale si trovano anche nell' apoptygma, sul petto. La testa e le braccia sono assemblate secondo la concezione dei grandi acroliti. Il volto, sormontato dall'elmo, mostra le cavità oculari vuote, in origine colmate con pietre dure e metallo. La scultura si ispirava, dunque, direttamente alla celebre statua crisoelefantina (in oro e avorio) che Fidia realizzò per il tempo ateniese della dea nella metà del V secolo a.C., e fu forse realizzata da maestranze greche nell'ambito del II secolo a.C. per un tempio di grande significato.
Opere del percorso
La sala
Sulle pareti del lungo corridoio porticato al piano terreno, aperto sul Cortile, si susseguono grandi nicchie con statue, tra cui quelle colossali di Minerva e di Marte.